giovedì 17 gennaio 2013

Progetto di sensibilizzazione sull'alcol


Alcol, allarme tra i minorenni, il Liceo Saetta e Livatino  avvia un progetto di sensibilizzazione
Nove ragazzi su 10 bevono in discoteca o nei pub durante il week end. Di questi il 65% sono alla ricerca di uno sballo a basso costo. Picco tra i minorenni: i ragazzi bevono in media 4 bicchieri a serata, 3 le ragazze.

Ravanusa-“Voglia di  preservare la vita,che è bella”. Ecco cosa spinge noi ragazzi del progetto PON ”Noi cittadini del mondo” del  Liceo “Giudici Saetta e Livatino” ad occuparci di quello che oggi, purtroppo, è diventato un problema serissimo, quello della dipendenza giovanile dall’alcol.  Per sensibilizzare i giovani sui rischi derivanti dal consumo di alcol, abbiamo deciso di avviare un’iniziativa simpaticamente provocatoria. Alcuni di noi, in prossimità dei luoghi d’incontro più frequentati dai giovani che vogliono consumare cocktail e superalcolici, distribuiranno gratuitamente bicchieri di aranciata, mentre altri compagni saranno impegnati nel distribuire volantini e brochure informativi sui rischi derivanti da un consumo eccessivo di alcol. L’alcol può risultare perfino più pericolo di certe droghe, causa malattie terribili e perfino mortali come l’epatite ed è spesso il principale fattore di rischio negli incidenti stradali.  
Gli adolescenti continuano ad essere catturati della possibilità di vincere l’insicurezza o provare forti emozioni, grazie all’ausilio di sostanze delle quali si sentono assolutamente padroni. Da una recente indagine svolta emerge che 10 ragazzi su 20 si siano già ubriacati, ma che di essi il 70% si ubriaca raramente, riuscendo quasi sempre a non superare i propri limiti. Sicuramente i motivi che portano i ragazzi a bere sono dei più svariati: per alcuni il bere alcolici è un modo per stare in compagnia con i propri amici, altri invece bevono semplicemente perché si ritengono buongustai o perché provano piacere nel trovarsi in un leggero stato di ebbrezza o, ancora peggio, di ubriachezza. Se per alcuni può essere così, per altri le ragioni sono ben diverse: un ragazzo può vedere l’alcol come arma per sconfiggere la noia di alcune serate, per apparire forte davanti ai coetanei o per un semplice senso di ribellione dalle imposizioni.  Ciò che ci proponiamo, nel nostro piccolo, durante questo percorso sarà contribuire a:
 • Proteggere i giovani, i bambini ed il nascituro;
• Ridurre gli infortuni e le morti da incidenti stradali derivanti dal consumo di alcol;
• Prevenire il danno alcol correlato fra gli adulti e ridurne l’impatto negativo nei luoghi di lavoro;
• Informare, educare ed elevare la consapevolezza dell’impatto  del consumo di alcol rischioso e dannoso e sui modelli di consumo appropriati;
L’alcolismo sta assumendo sempre più le caratteristiche di una piaga sociale. E’ un problema che riguarda tutti, perché ogni giorno aumentano le persone che ne fanno uso. Il dovere di ogni persona non è quello di condannare o emarginare,ma aiutare. Potete farlo anche voi insieme a noi anche partecipando alla distribuzione di aranciata, che si terrà nei diversi locali del nostro paese.

Elena Pitrola
Gloria Cavaleri
Francesca Bordonaro
Chiara Montana
Eliana Galiano
Sabrina Galiano










Nessun commento:

Posta un commento