Un giorno da sindaco per gli alunni del progetto PON “Noi
cittadini del mondo” che, provando a vestire i panni degli amministratori, hanno
elaborato interessantissime proposte per migliorare la vivibilità della propria
città.
Convinta che la crescita socio-economica e lo sviluppo
culturale di una comunità debba partire dalle giovani generazioni, Ivana
Leonardi ha immaginato di ricoprire l’incarico di assessore alla cultura per
poter sostenere corsi di educazione al riciclo, di educazione stradale e
pedonale e miranti alla responsabilizzazione dei giovani per l’acquisizione di
un’autentica coscienza civica.
Molto concrete le
proposte di Ilaria Orlando e Sabrina Galiano, che in un periodo di crisi come
quello che stiamo attraversando, riterrebbero opportuno rinunciare per qualche
anno alle spese necessarie all’organizzazione del Carnevale al fine di
destinare le risorse di bilancio risparmiate alla manutenzione delle strade del
proprio paese, al ripristino della villa comunale e alla costruzione di nuovi
parchi e di piste ciclabili. Interventi simili propone anche Elena Pitrola che pensa,
tuttavia, di poter reperire i fondi attraverso un taglio alle spese per il
personale. Gaetano Piazza pensa che risparmiando sulle feste patronali si
potrebbero favorire gli interventi di manutenzione straordinaria di cui ha
urgente necessità la sua città.
Per Rossella Lauricella Ninotta la priorità è invece il
contrasto della piaga della disoccupazione. Rossella propone di affrontare e
risolvere questo problema con incentivi all’imprenditoria giovanile.
Diego La Lomia ha sviluppato invece un chiaro programma amministrativo sia per la sua città che per la nostra nazione: "Se fossi al governo della mia città - promette Diego - aggiusterei le molte strade pericolanti, garantirei almeno a giorni alterni i servizi essenziali e i beni di prima necessità come l’acqua, per cui i cittadini pagano le tasse, aprire un rifugio per animali per eliminare il problema del randagismo. Al governo nazionale proporrei una nuova legge elettorale, incentiverei il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, imporrei con delle pesanti sanzioni la raccolta differenziata, farei una legge anti-corruzione (soprattutto per i politici per che ci rappresentano) farei di tutto per dare maggiore autonomia alla nostra economia. Fare politica non è un lavoro ma una missione."
Diego La Lomia ha sviluppato invece un chiaro programma amministrativo sia per la sua città che per la nostra nazione: "Se fossi al governo della mia città - promette Diego - aggiusterei le molte strade pericolanti, garantirei almeno a giorni alterni i servizi essenziali e i beni di prima necessità come l’acqua, per cui i cittadini pagano le tasse, aprire un rifugio per animali per eliminare il problema del randagismo. Al governo nazionale proporrei una nuova legge elettorale, incentiverei il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, imporrei con delle pesanti sanzioni la raccolta differenziata, farei una legge anti-corruzione (soprattutto per i politici per che ci rappresentano) farei di tutto per dare maggiore autonomia alla nostra economia. Fare politica non è un lavoro ma una missione."
La redazione
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